mercoledì 16 luglio 2014

50 shades of GTFO



questo post è apparso per la prima volta sulla mia pagina facebook l'11 luglio 2014. Riveduto e corretto, for your eyes only. 

Solitamente se sono impegnata a fare altro (o anche no) tendo ad ignorare gli sconosciuti che mi avvicinano per un'informazione, un parere o semplicemente per rompermi le balle. A volte mi sento in colpa, lo ammetto, ma ehi: personal space
Cinque minuti fa una ragazza (con una canotta dal colore discutibile ma è estate! Vestiamoci a cazzo!) azzarda un timido "scusa...?" in mia direzione, rimanendo in piedi smarrita davanti a "Letteratura Inglese 2000-". E' il mio momento: riesco ad aggirarla abbastanza facilmente, fingendomi concentratissima su un passaggio dei miei appunti  in realtà stavo scrivendo a ripetizione (ma con aria convinta) IPPIA MAGGIORE DI PLATONE IPPIA MAGGIORE DI PLATONE IPPIA--- per sembrare più impegnata— quindi lei si allontana, mesta, e torna poco dopo in compagnia di un'addetta al personale della biblioteca che l'aiuta a cercare "50 SFUMATURE DI GRIGIO". Dopo che la signora (rallegrandosi del fatto che il volume non fosse andato perduto, visto che lei "proprio non lo trovava") gentilmente glielo porge lei, con aria seria e grave, le chiede se il libro "c'è solo con la copertina nera". 

La voleva sfumata di grigio la copertina? 
Questo immagino non lo sapremo mai, ma credo che voi tutti voi abbiate imparato da questo breve aneddoto una  se non due importanti lezioni: 
1. Non rompetemi il cazzo, perchè tanto (probabilmente) continuerò ad ignorarvi.
2. Se proprio state per morire e vi serve aiuto, pregate di avere indosso la vostra migliore camicia.


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